21 febbraio 2012

Recensione "La discesa dei Luminosi" di Provenzi-Loiacono

Titolo: La discesa dei luminosi
Autore: Ilenia Provenzi, Francesca Silvia Loiacono
Pagine: 448
Prezzo: 14,50€
Editore: Giunti Y
Genere: distopico
Data di Pubblicazione: 25 Gennaio 2012

Trama
2012. L’ APOCALISSE È VICINA e tra le calli di una romantica Venezia si aggira un ragazzo biondo, così bello da non sembrare umano. Jude è un abitante di Aurora, un mondo popolato dai Luminosi, creature perfette simili agli dèi, ed è venuto sulla Terra in missione per conto del padre. Il potente Damon gli ha ordinato di trovare un antico codice Maya, l’unico strumento in grado di salvare l’umanità dalla catastrofe che è stata profetizzata. Durante le sue ricerche Jude si imbatte in Viola, una studentessa ostinata e razionale il cui passato è legato drammaticamente al codice misterioso. Sullo sfondo della laguna di Venezia, delle colline toscane e delle rovine del Messico, i destini dei protagonisti si intrecciano vorticosamente coinvolgendo non solo altri che come loro sono sulle tracce del codice, ma l’intera umanità. Un’avventura mozzafiato dove la vendetta e l’amore si sfidano per decidere le sorti del nostro mondo.
 Mia recensione:
Eccoci oggi con la recensione del tanto discusso romanzo “La discesa dei luminosi”. Scritto a 4 mani dalle amiche Ilenia Provenzi  e Francesca Silvia Loiacono, il romanzo, sin dalla sua pubblicazione, ha fatto parlare di sé, nel bene o nel male. Dopotutto l’importante è che se ne parli! Passiamo però subito alla recensione.
Sicuramente il punto forte del romanzo è la storia! Originale e ben congeniata. Quello che ho apprezzato particolarmente è il fatto che alla base del libro c’è una conoscenza e uno studio della storia dei Maya approfondita abbastanza da non dare l’impressione di essere una storia “campata in aria”. I protagonisti inoltre mi sono piaciuti per molti motivi: innanzitutto sono ben caratterizzati, sia fisicamente che caratterialmente. Inoltre, sin da subito, mi sono affezionata alla protagonista (Viola), per la sua semplicità,  la sua passione per la storia e l’archeologia e soprattutto per non essere cascata subito ai piedi del protagonista maschile (Jude), come invece spesso succede. Anzi, è persino scorretto dire che LEI è cascata ai suoi piedi…;-)
Viola è una studentessa di archeologia, figlia di una famosa archeologa morta in un incidente aereo mentre tornava dal Messico. Lei è in procinto di laurearsi e sta conducendo gli ultimi studi per ultimare la sua tesi con argomento proprio la spedizione nella quale la madre rinvenne un notissimo, quanto indecifrabile, codice Maya. Spedizione dalla quale però la madre non è mai tornata. A sostenere i suoi studi e le sue ricerche c’è il professore Bellani, suo relatore.
Al suo fianco però arriva un ragazzo misterioso, che dimostra di essere molto preparato sull’argomento e di sapere molte cose sui Maya. Lui è Jude ed è un Luminoso. Vive su Aurora, ma ha origini terrestri.  Ha il compito, affidatogli dal padre Damon, di trovare il famoso codice Maya, di cui però mancano le ultime parti. Jude pensa di sapere tutto sul codice Maya, ma ben presto si renderà conto che la sua missione, nonostante sembrasse facile, in realtà nasconde molte più insidie di quanto lui potesse mai immaginare. E così intraprenderà, assieme a Viola, un viaggio dapprima in giro per il Nord Italia (partono da Venezia e arrivano in Liguria e in Toscana) e poi in Messico.
Un altro personaggio che sicuramente lascia il segno è Danielle, anch’essa una Luminosa, arrivata sulla Terra per conoscere questo mondo di cui tanto aveva letto nei libri, ma che non aveva mai visto coi propri occhi. Qui conosce l’amore, prova le prime emozioni “terrestri” (rabbia, amore, gelosia, passione) e scopre la bellezza delle costruzioni antiche! Ma ben presto i suoi sentimenti cambiano, rivoluzionando la sua “vacanza” terrestre ed anche i suoi piani. Fin da subito viene descritta come una ragazza viziata, che pensa che tutto gli debba essere concesso e che vuole solo per se il meglio che la Terra ha da offrire, a partire dalle piccole cose (vuole una casa moderna, la macchina fotografica migliore, il pc di ultima generazione, gli abiti più alla moda)  fino alle persone, e per fare ciò non esita ad usare il suo potere di persuasione. L’ho trovata ben caratterizzata, e seppur si tratta di un personaggio, dal mio punto di vista, negativo, il segno lo lascia! Al suo fianco ci sono poi Dimitri e Lisa, i primi con cui stringe amicizia. Il loro ruolo nello sviluppo della storia, è centrale! Così come anche fondamentale è la figura di Sara, sorella paralitica di Dimitri, che con la sua insofferenza nei confronti di Danielle, ha sin da subito attirato la mia attenzione e  stuzzicato la mia curiosità!
Infine, tra i personaggi da citare, c’è Josè, amico di Viola, anch’egli archeologo che ha collaborato con la madre della ragazza nel rinvenimento del famoso Codice Maya. Il suo aiuto si rivelerà fondamentale!
Se per ora ho parlato dei punti forti del romanzo, ora è giunto il momento di parlare dei punti negativi della storia che (ahimè!) non sono propriamente bazzecole. Come ho detto in precedenza, la storia è molto originale, ma il suo sviluppo non è assolutamente all’altezza del romanzo. Nella prima parte del racconto l’evoluzione delle vicende, bene o male, è molto verosimile. Inoltre le descrizioni sono sempre precise e dettagliate. Fino a metà romanzo ero entusiasta del racconto, ero presissima dalla storia e alla mia curiosità era forte, ma ben presto mi sono ricreduta, con la narrazione che ha preso una brutta piega. Gli eventi avvengono in maniera rocambolesca, non fai in tempo a realizzare un evento che subito ce n’è un altro. Una serie di coincidenze molto forzate fanno sì che i protagonisti trovino soluzioni per caso per situaioni che altrimenti sarebbero irrisolvibili. Persino i dialoghi ad un certo punto diventano stereotipati, mentre nella prima parte li trovavo molto più “naturali”. Tutto questo è come se le autrici non vedessero l’ora di concludere il romanzo, buttando là gli eventi, proprio nella parte finale dove invece gli avvenimenti dovrebbero essere molto più lenti, per dare al lettore la possibilità di godersi gli scontri, i dialoghi, le scoperte, le emozioni!! Insomma, un romanzo partito con il piede giusto ma che mi ha deluso!
Poi vorrei sottolineare un ulteriore pecca (anche se non può definirsi propriamente così): forse ha penalizzato il romanzo anche la scrittura  a 4 mani, poiché non viene a galla uno stile di narrazione particolare. Fermo restando che  si tratta di un buon linguaggio, rimane comunque “normale” e non presenta quel qualcosa che fa sì che il lettore, leggendo, riesca poi a riconoscere lo stile dello scrittore.
In conclusione, ho deciso di assegnare 3 stelle perché rimango comunque della mia idea che la storia è bella! Poi bisogna ribadire che la prima parte è ben scritta, e che le autrici, EMERGENTI, hanno comunque dato una base storica verosimile, mostrando uno studio degli argomenti trattati! Voglio dare fiducia e se ci sarà un seguito sarò sicuramente lieta di leggerlo, sperando però che la storia non si evolva come in questo romanzo!


Alla prossima
Isy

3 commenti:

  1. Ho letto molte recensioni simili alla tua (qualcuna anche peggio), inizio a pensare che sia la verità...
    Peccato.
    PS: piccola critica, il giallo del tuo font rende un po' difficoltosa la lettura, ma è una mia opinione personale.

    RispondiElimina
  2. In effetti tutte le recensioni che ho letto si sono rivelate veritiere, però devo anche dire che in giro c'è di peggio=)in fin dei conti è stata una piacevole lettura, nel finale deludente però.
    PS: grazie per il consiglio^^ho cambiato colore, effettivamente il giallo chiaro era un po' fastidioso all'occhio (a me piace abbinare alla scrittura il colore dominante della copertina)...così direi che va meglio

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  3. Sono d'accordo con la tua recensione...anche io ho recensito questo libro e ho notato più o meno gli stessi difetti.

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