28 agosto 2012

RECENSIONE: La figlia del decoratore di Rachel Hore

Buon pomeriggio
ecco un nuova recensione, per esattezza la numero 199 :))

Titolo: La figlia del decoratore
Autore: Rachel Hore
Pagine: 421
Prezzo: 9 euro
Editore: Tea
Data di pubblicazione: giugno 2012

Trama
Sono dieci anni che Fran Morrison manca da Londra. Dieci anni a inseguire la sua carriera di musicista, ma soprattutto a fuggire da un padre chiuso ancora nel dolore per la morte della moglie di cui non ha mai parlato alla figlia, che all’epoca aveva solo due anni. Ma adesso Fran è tornata, ed è davanti alla vetrina di Minster Glass, la bottega dietro Westminster dove suo padre crea vetri meravigliosi. L’uomo è molto malato e ha bisogno che Fran trovi qualcuno che mandi avanti l’attività, visto che Zac, il suo assistente, non può fare tutto da solo. Bisogna portare a termine il restauro della splendida vetrata di una chiesa, che raffigura un angelo. Ma rovistando tra i documenti trovati nel laboratorio, la donna scopre che dietro l’opera d’arte si nasconde una storia d’amore avvenuta un secolo prima. A raccontargliela sono le pagine del diario di una certa Laura, vissuta in quella stessa zona di Londra alla fine dell’Ottocento. Ma qual è il legame tra Laura e l’angelo? E quello di Fran con Laura? Mentre riannoda i fili del suo passato, Fran si immerge ogni sera in quella storia affascinante che, via via che si dipana, si rivela sorprendentemente vicina a lei... 

 
Mia recensione
La figlia del decoratore è un libro che racconta una storia delicata e coinvolgente che mi ha affascinata sin dalle prime pagine e che mi ha coinvolta sempre di più man mano leggevo.
Rachel Hore ci racconta più storie concatenate, una ambientata alla fine dell'ottocento che vede come protagonista la giovane Laura, e una ambientata nel presente che ha come personaggio principale Frances, musicista trentenne dal passato difficile.

Tutta la storia inizia con la malattia di Edward, padre di Frances e proprietario dello storico negozio londinese di vetrate artistiche chiamato Minster Glass, che costretto a letto in stato quasi vegetativo, non può più occuparsi dei suoi affari. Costretta a rientrare a Londra da uno dei suoi concerti in giro per il mondo, Frances torna a casa per assistere il padre e per mandare avanti il negozio, ma non solo deve confrontarsi con il dolore della malattia del padre e la responsabilità dall'attività di famiglia, ma si trova a dover affrontare il suo passato, a ritrovare i suoi vecchi amici e a conoscere nuove persone, insomma la sua vita cambia da un giorno all'altro. Cercando tra le carte del padre per rintracciare un progetto di un'antica vetrata da restaurare, Frances trova un vecchio diario che racconta la storia, quasi parallela a quella della protagonista, di una giovane ragazza di nome Laura e della sua famiglia.

Questo è un romanzo agro dolce che mi ha coinvolta fin da subito con la sua storia ben raccontata e molto realistica che mi ha fatto sentire molta empatia nei confronti delle protagoniste.
Frances è una donna intraprendente che si trova costretta, dall'improvvisa malattia del padre, a combattere contro i fantasmi della sua infanzia difficile, non violenta ma affettivamente vuota e limitata. Il suo adorato \ odiato padre per tutta la sua vita ha provveduto economicamente alla sua crescita, ma non ha supplito alla mancanza affettiva della madre, anzi, Edward è stato freddo e scostante con la figlia, impegnato anima e corpo nel suo lavoro, che sembra amare più della sua stessa famiglia. Lei, dopo un'infanzia abbastanza solitaria diventa una musicista e viaggia per il mondo, ma non ha una meta prefissata, va dove è chiamata e rimane fin quando l'ingaggio non finisce, ma questo non vale solo per la sua carriera, questo mordi e fuggi coinvolge anche la sua vita  sentimentale che la porta ad avere storie mai così serie da proseguire oltre ad un determinato periodo. Ma tutto questo cambierà....
Seconda ed insospettabile protagonista è Laura, giovane ragazza figlia di un prete protestante vissuta alla fine del 1800 proprio vicino al negozio di Minster Glass(già esistente all'epoca) che racconta la storia della sua vita, cercando un modo per sfogare il suo senso di perdita legato alla morte della sua giovane sorella. Anche lei però deve fronteggiare delle difficoltà sentimentali per ottenere ciò che vuole.
Il destino delle due donne è inesorabilmente legato alla produzione di vetrate artistiche e al negozio, che porteranno entrambe a fare delle scelte che cambieranno la loro vita.

La figlia del decoratore è un romanzo che parla di arte, di amore e delle ricerca della strada da percorrere nella vita. É stata una lettura davvero molto piacevole che mi ha lasciata con il sorriso sulle labbra e per questo ho deciso di assegnare 3 stelline e mezzo.


Lya

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