06 ottobre 2013

RECENSIONE: Una carrozza per Winchester di Giovanna zucca



Buona domenica pomeriggio!
eccomi con una nuova recensione!


Titolo: Una carrozza per Winchester
Autore: Giovanna Zucca
Pagine: 200
Prezzo: € 16,50
Editore: Fazi
Genere: romanzo storico
Data pubblicazione: 27 settembre 2013
   Trama
1817. Jane Austen, affetta da un’oscura malattia, trascorre le sue giornate nella casa di Winchester nel disperato tentativo di concludere il suo ultimo romanzo. La sua vicina di casa, la giovane Angelica Winnicott, scrive a Londra all’amica Jane Mary perché convinca suo padre, il famoso dottor Addison, a intervenire in favore della nota e amatissima autrice. Sir Addison accetta di recarsi a Winchester dove si prodiga per aiutare la scrittrice, assistito dai fratelli di lei, Cassandra e Henry. Con l’aiuto del collega Hodgkin, sir Addison scoprirà le cause della malattia di Jane ma non riuscirà a curarla. Nel frattempo, tra medico e paziente nascerà dapprima un’amicizia, poi l’amore e insieme decideranno di passare alcuni giorni a Bath. La morte di Jane, tuttavia, metterà fine a tutto portando alla disperazione il dottore. Conosciamo Jane Austen come un personaggio fuori dagli schemi, arguto e brillante, ma in questo racconto romanzato dei suoi ultimi mesi di vita, accanto a questi aspetti, ne emergono altri: la fragilità, la sofferenza e un certo disincanto, oltre alla smisurata passione per la scrittura, lontana da ogni vanità. 


Come ho saputo della pubblicazione di questo romanzo, grazie anche all'ottima recensione che l'autrice ha avuto per il suo precedente romanzo da Isy, ho immediatamente voluto leggerlo perché ero davvero curiosa di vedere come veniva raccontata la storia degli ultimi mesi della vita di Jane Austen. Avendo visto di recente " Becoming Jane" che tratta più o meno lo stesso argomento, ero davvero curiosa di calarmi nuovamente nelle atmosfere dell'epoca facendo anche la conoscenza di una delle più grandi scrittrici donne inglesi.

Giovanna Zucca ha immaginato di far incrociare le strade di Jane Austen, già debole e malata, con quella di un famoso luminare londinese nel campo delle ghiandole surrenali. L'incontro tra i due avviene grazie all'amicizia che lega la giovane figlia della vicina di casa dell'autrice con la figlia del dottore stesso che, essendo a conoscenza della vera identità di Lady A, ha chiesto spassionatamente a suo padre di andare a visitare la sua autrice preferita per tentare di salvarla. Dopo un po' di reticenza il dottor Addison si reca presso casa Austen e qui si vengono a concatenare diverse storie d'amore che vedono protagoniste le due giovani ragazze e Jane stessa.

Devo dire che questo romanzo è un gioiellino perché sin dalle prime pagine sono riuscita a calarmi nelle stesse atmosfere che Jane Austen ha creato più di un secolo fa nei suoi libri, con quel tocco di modernità che mi ha fatto apprezzare l'abilità di Giovanna Zucca. Questa autrice è stata in grado di ricreare situazioni, sentimenti e personaggi che mi hanno ricordato tantissimo "Orgoglio e pregiudizio", "Ragione e sentimento", "Emma" e "Masfield park" tutto questo utilizzando uno stile in linea con quello di Jane Austen. La lettura mi ha reso davvero nostalgica perché ormai non potrò più rileggere per la prima volta le storie della scrittrice inglese e non potrò più rivivere le stesse sensazioni di novità che ho provato anni fa, per questo "Una carrozza a Winchester" mi ha dato la possibilità, oltre che di conoscere una versione di  Jane Austen quarantenne ricreata grazie a fonti storiche e alla sua fantasia dell'autrice, anche di rivivere quei bei momenti attraverso una storia con un plot molto affine con quello dei romanzi della Austen. Durante la lettura ho ritrovato le stesse espressioni, le stesse atmosfere campagnole, le magiche atmosfere romantiche e i personaggi che mi hanno fatto ripensare ai grandi protagonisti dei romanzi austeniani senza però avere la sensazione di ritrovarmi a leggerne una brutta copia. Insomma, nonostante le similitudini sicuramente volute, ho apprezzato il romanzo e me lo sono goduta immergendomi nella malinconia della protagonista che, ormai alla fine della sua vita, rimpiange di non aver voluto vivere le sensazioni e le emozioni amorose che sono al centro dei suoi intrecci.
Senza nulla togliere ai personaggi secondari come le due ragazze ammiratrici della scrittrice con le loro vicende sentimentali, la sorella Cassandra Austen e gli uomini che vengono presentati all'interno del romanzo, il personaggio che più mi ha colpito per la sua complessità è sicuramente Jane. La Jane che viene descritta è una donna malata, costretta quasi sempre a letto e dipendente interamente dai suoi fratelli ma, che nonostante questa triste situazione, ha ancora viva la passione per la scrittura e per la vita. Viene presentata una  bellissima immagine della Austen profondamente dedita alla sua creatività, che arriva anche a trascurare la sua cagionevole salute per poter scrivere il suo ultimo romanzo e che vede la sua indipendenza economica come cosa di fondamentale importanza. Ciò che le accade durante la storia la sconvolge completamente ma decide di vivere fino all'ultimo respiro ciò che ha tante volte narrato ma mai sperimentato in prima persona.

Assegno quattro stelline al libro e lo consiglio a chi, come me, desidera poter leggere un'altra storia non banale o ripetitiva ma che rievoca con dolcezza le atmosfere dei romanzi austeniani.


Lya

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