31 luglio 2015

What's Next? 193

Buon sabato amici lettori. Finalmente weekend^^


Lya:
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
 

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)

What's next? (Qual è il prossimo?) 

15792218
Isy 
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?) 

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What's next? (Qual è il prossimo?)

Voi cosa leggete in queste afose giornate? ^^

30 luglio 2015

30 giorni di...musica (28)

Mi domando: "Finirà mai questo caldo?"...mai come quest'anno sto patendo il caldo! =/E le zanzare? Vogliamo parlarne? xD


29 luglio 2015

Libri da ombrellone: Libri da campagna



Buon pomeriggio lettori!
continuo con la rubrica estiva questa volta dedicata lla campagna! Dopo la città, il mare e la montagna, adesso tocca ai lettori "campagnoli". Dalle mie parti, in Puglia, moltissime persone d'estate si trasferiscono dall'afosa città nella casetta di campagna ricca di vegetazione e aria pulita!

Come per il mare, la campagna mi fa pensare al relax assoluto, al silenzio interrotto solo dal frinire degli insetti, quindi ecco due libri leggeri che aiutano la mente a staccare dal rimo frenetico della vita di città! Il primo è un nuovo new dult, il secondo è una mia vecchia e adorata conoscenza! Se non avete letto la trilogia delle gemme della Gier l'estate è il momento perfetto per farlo! ^^

il nostro amore è per sempreTitolo: Il nostro amore è per sempre
Autore: James Patterson
Genere: New Adult
Pagine: 240
Prezzo: 14.90€ / 6,90€
Editore: Corbaccio / TEA
Data di pubblicazione: 5 Giugno 2014

Trama
Axi Moore è una «brava ragazza»: studiosa e riservata, non dice a nessuno che il suo desiderio più grande è scappare da tutto. L’unica persona con cui si confida è Robinson, il suo migliore amico, di cui è anche pazzamente innamorata. Senza di lui non avrebbe senso fare quel che sta per fare: partire per un viaggio on the road, di nascosto dal padre, abbandonando la scuola a poche settimane dagli esami. Solo Robinson può capire veramente il senso di questa esperienza. E con Robinson il viaggio si trasforma in una grande avventura... Un’avventura indimenticabile. 


 

Titolo: Red
Autore: Kerstin Gier
Pagine: 336
Prezzo: € 9,90
Editore: Corbaccio 

Serie: La trilogia delle gemme #1

Trama

Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all'altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del nome dei Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante... Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...


Cosa ne pensate? ^^ 

RECENSIONE: I Regni di Nashira - Il sacrificio di Licia Troisi



Buona lettura!

Titolo:I Regni di Nashira - Il sacrificio
Autore: Licia Troisi
Pagine: 417
Prezzo:€ 19.00
Editore: mondadori
Serie: I regni di Nashira 3#
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2013

Trama
La fine di Nashira è vicina, e sulle sue terre riarse Talariti e Femtiti, razze da sempre nemiche, continuano a combattere una guerra sanguinaria, ignari del destino che presto li annienterà. Talitha e Saiph appartengono a due popoli diversi, ma lottano per una missione comune: salvare Nashira e scoprire le origini di Verba, la creatura millenaria sopravvissuta a due catastrofi. La risposta è custodita nelle profondità della terra, il luogo inviolato in cui secondo la religione dimorano gli dei, il mondo segreto in cui viveva l'antichissimo popolo da cui Verba discende. Ma una terribile profezia grava su Saiph, e lo spingerà a prendere una decisione irrevocabile. Talitha, braccata dai ribelli e dai soldati talariti, sarà di nuovo costretta a scegliere: lottare per Nashira o seguire Saiph? La sua vita è a un bivio, mentre i due astri che da sempre hanno segnato il fato di Nashira si preparano a riversare sul pianeta un'apocalisse di fuoco.
 
QUI e QUI le recensioni dei primi due volumi 

Finalmente dopo anni di attesa e la “spiacevole” sorpresa che la serie de “I regni di Nashira” a metà dell’opera è aumentata di un volume, ho ripreso e intendo portare velocemente a temine questa ultima saga di Licia Troisi. Chi segue il blog dall’inizio conoscerà la mia passione per le prime due trilogie dell’autrice e il mio graduale disappunto per le altre. Nonostante questo, continuo a voler leggere ciò che scrive perché so che sfodererà presto il suo asso nella manica.

Continua l’avventura di Talitha e Saiph alle prese con una vera e propria guerra civile tra le razze che popolano il mondo di Nashira. I due protagonisti, alcune volte insieme ma più spesso divisi, proseguono la loro lotta per la pace e la loro ricerca per salvare la propria terra dalla distruzione incombente.

Prima di dirvi la mia su questo terzo volume, vorrei fare un piccolo appello a Licia:
“Cara Licia,
vorrei gentilmente chiederti di non inserire importanti informazioni nell’ultima frase del romanzo perché ci sono persone, sceme come me, a cui capita casualmente di finire proprio sulla suddetta pagina e di regalarsi uno spoiler, non voluto, grande come una casa. L’ultima frase del libro dovrebbe essere più sibillina e neutrale e non riuscire ad anticipare al lettore qualcosa di davvero molto importante.
Cordiali saluti”.

Ebbene sì ragazzi, sono nuovamente riuscita ad autospoilerarmi un’informazione che è riuscita a togliermi una grossa sorpresa: a metà libro, genio del male che non sono altro, sono andata all’ultima pagina per vedere quanti capitoli mancavano e…. ho letto l’ultima frase. Lo so, sono scema, ma non potevo sapere che così facendo mi sarei praticamente rovinata l’intera lettura del libro! Vabbè, ormai il danno è fatto ma mi è dispiaciuto parecchio sapere in anticipo, anche perché con questo terzo volume ho iniziato a rivalutare l’intera serie. Nelle prime due recensioni ero stata abbastanza critica perché avevo trovato numerose somiglianze tra Saiph e Talitha con altri personaggi dei libri precedenti dell’autrice, oltre che a parecchie similitudini di trama, ma questo terzo libro, pur mantenendo alcune cose simili, mi ha convinta maggiormente. Come avevo auspicato nella recensione del secondo volume, questo terzo libro è migliore e mi fa sperare in una degna conclusione. Insomma, non sono più così totalmente negativa riguardo Nashira e i suoi abitanti.
Vorrei partire prima dalle osservazioni che mi hanno fatto storcere il naso per poi passare ai punti che mi sono piaciuti di più.
Per prima cosa mi sembra un po’ assurdo che solo a tre persone possa interessare salvare un intero mondo, capisco inizialmente quando la situazione tra le due razze era di subordinazione, ma ora che la guerra è in atto e ci sono persone disposte ad ascoltare e a vivere pacificamente, sembra un po’ assurdo che Saiph e Talitha non possano condividere con altri le loro informazioni per farsi aiutare. Insomma, la missione continua a sembrarmi decisamente più grande di loro, mi sembra che manchi qualcosa o qualcuno che possa aiutare i ragazzi. Talitha è sempre una ragazzina capricciosa e testarda che non ascolta nessuno, lei è forse una delle eroine della Troisi che mi piace meno perché la trovo poco equilibrata nelle scelte che compie, non ha sfumature o è bianca o e nera. Al contrario Saiph è troppo buono, troppo paziente e diventa anche un santone che predica la pace mentre Megassa diventa sempre più crudele e assetato di potere. Insomma, ci vorrebbe più equilibrio e maggiori sfumature nell’evoluzione dei personaggi.
Per quanto riguarda ciò che mi è piaciuto devo dire di aver apprezzato la divisione dei due protagonisti che seguono due strade molto diverse dando maggiore ricchezza al romanzo, l’avventura non manca mai e Melkise, pur rimanendo in secondo piano, è un personaggio che mi piace molto.
Insomma, il libro mi è piaciuto abbastanza e mi ha permesso d’iniziare il quarto e ultimo libro con un’ottica più positiva. Assegno tre stelline.


Lya

 

28 luglio 2015

Teaser Tuesday 131

Ciao amici lettori. Eccomi oggi a proporvi un breve stralcio della mia attuale lettura^^


Il libro è:


"Sid si trovava seduto sul ponte. In breve fu circondato da un gran via vai di persone: in tanti avevano lasciato i propri lavori, per lo più alle cime, ed erano accorsi. Diversi altri erano saliti da sottocoperta. Il giovane li imitò, dirigendosi a sua volta all'impavesata del castello di prua: a fatica riuscì a farsi spazio e ad avvicinarsi al bordo della nave. In lontananza si poteva scorgere un fazzoletto di terra della grandezza di un pollice. Poteva essere racchiuso tra due dita, come una mosca intrappolata. «Siamo quasi arrivati a destinazione, uomini!» urlò all'improvviso, dal cassero di poppa, dietro di loro, il capitano Jeremy Neville.Quelli si voltarono, e lo videro alzare in segno di vittoria un pugno chiuso verso il cielo. Ne seguì un boato generale. I marinai acclamarono. Il viaggio era stato, infatti, piuttosto lungo. La nave era partita da Bristol, per poi fare scalo a Cork e da lì attraversare l’Oceano Atlantico in direzione delle Indie Occidentali, fino a Port Royal. Per tutto il tempo l’equipaggio aveva fantasticato sulla meta finale: l’isola di Puerto Dorado. Sidvester, pur essendo alla sua prima traversata dell'oceano, era invece uno dei pochi che non si era per nulla fatto prendere dall’entusiasmo. Non aveva intrapreso quel viaggio per scontare qualche pena, né tantomeno per denaro o per spirito di avventura. Aveva intenzione di sostare il meno possibile sull’isola: avrebbe iniziato subito la ricerca di suo fratello. Una volta trovato, lo avrebbe preso con sé, imbarcandosi poi, con lui, sulla prima nave per l’Irlanda o per l’Inghilterra."
E il vostro Teaser?^^

26 luglio 2015

RECENSIONE: Il canto del cielo di Sebastian Faulks



Buona domenica e buona lettura!

Titolo: Il Canto del Cielo
Autore: Sebastian Faulks
Pagine: 496
Prezzo: 13,90 €
Editore: Beat Edizioni
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2012
 
Trama
In un giorno di primavera del 1910, Stephen Wraysford, venti anni, inglese, gli occhi bruni e attenti e una sfrontata indifferenza giovanile dipinta sul volto, fa il suo ingresso nella casa degli Azaire ad Amiens, in Francia. L’agiato signor Azaire possiede una rinomata filanda che ha tra i suoi fidati clienti la ditta per la quale lavora Stephen Wraysford, spedito ad Amiens per appurare la possibilità di una più stretta collaborazione tra le due sponde della Manica nella lavorazione dei tessuti. Il soggiorno in casa Azaire si rivela, tuttavia, fatale per il giovane inglese. La casa, piena di eleganti salette e corridoi che schiudono alla vista incantevoli scorci, oltre al signor Azaire, un quarantenne gravato già dal peso degli anni, e ai figli Lisette e Grégoire, accoglie tra le sue mura Isabelle, la giovane, affascinante moglie del proprietario della filanda. Capelli castani dai riflessi color fragola,viso luminoso e femminile in cui ogni tratto sembra alludere a intrighi e sofisticatezze mondane, Isabelle è per Stephen un’apparizione irresistibile che sovrasta ogni sua convenzionale idea della bellezza. Il giovane inglese cerca in ogni modo di venire a capo della sua pericolosa attrazione, così come Isabelle si sforza di giudicare il ragazzo con condiscendenza, di vedere in lui la giovinezza che si è lasciata alle spalle il giorno in cui ha sposato Azaire. La passione tra i due, però, esplode ed è così violenta e bruciante che Isabelle e Stephen si amano e, ad un tempo, si voltano le spalle. Stephen torna in Inghilterra e Isabelle alla sua irreprensibile vita di madame Azaire. Un amore così fugace e intenso lascia, tuttavia, ferite indelebili, ricordi che la mente non può scacciare. Così quando scoppia la Grande Guerra e Stephen si ritrova, da combattente inglese, sul teatro di quella grande carneficina che fu il fronte francese, è inevitabile che Isabelle Azaire e la sua famiglia ricompaiano, questa volta con esiti inaspettati, nella sua vita. Appassionante storia d’amore, d’abbandono e di speranza, che non esita a fare propri il respiro e il ritmo dei grandi romanzi d’amoree di guerra, Il canto del cielo è uno di quei rari libri in cui la letteratura assolve perfettamente il suo compito: narrare di destini e passioni individuali sullo sfondo di imponenti eventi storici.
 
 
Ho questo libro nella mia tbr da tre o quattro anni circa e, un po’ per l’argomento trattato, un po’ perché non era mai il momento giusto, l’ho accantonato. Per decidermi a leggerlo l’ho inserito nella sfida del comodino di quest’anno e quindi eccomi con questa recensione.

Il protagonista è Stephen che viene presentato nel romanzo in diversi stadi della sua vita: da giovane lavoratore che dall’Inghilterra si reca in Francia per fare ricerche nel settore tessile, a soldato in trincea durante la prima guerra mondiale. Stephen è un giovane che sa cosa vuole nella vita e, dopo aver ammirato da lontano Isabelle, moglie del proprietario dell’azienda tessile dove fa l’osservatore, decide che quella donna dovrà essere sua. Questa decisione porterà il ragazzo a fare un netto cambiamento nella sua vita lasciandosi alle spalle tutto quanto.

Parto subito dicendo che ci avevo azzeccato per quanto riguarda le premesse tematiche della storia: “il canto del cielo” è un libro che ho trovato di difficile lettura e spero che nella recensione riuscirò a spiegarvi i miei motivi. M sono avvicinata con cautela alla storia perché odio le storie di guerra, soprattutto quelle incentrate sulle azioni belliche; non vedo film del genere e i libri mi spaventano notevolmente. Vi starete chiedendo allora perché l’ho comprato e perché l’ho inserito nella mia tbr. Ebbene, mi piacciono le sfide, mi piace provare nuove strade nelle mie letture e sapevo che, oltre la guerra, c’era un’intensa storia d’amore. Diciamo che le mie attese sono state confermate. Il libro è diviso fondamentalmente in tre parti: l’incontro e la conoscenza tra Stephen e Isabelle, il loro allontanamento durante i difficilissimi anni della guerra e la terza parte dove una giovane, che vive nel 1978, cerca di scoprire le proprie origini familiari. Come potrete immaginare le parti che mi hanno colpita di più sono la prima e la terza perché sono più narrative e appassionanti. La lunghissima parte centrale è stata molto difficile da leggere perché la guerra è dipinta in modo molto realistico e drammatico e, se da una parte ho trovato questa scelta narrativa giusta e calzante, spesso ho trovato il tutto molto crudo. So bene che ferite, mutilazioni e vite fatte di stenti e privazioni siano state una realtà per i giovani soldati della prima guerra mondiale, però è più forte di me, non riesco a digerire questa tipologia di romanzi e film. Sicuramente non mi è piaciuta questa parte perché l’ho trovata lenta e ripetitiva in quanto si concentra sul racconto della vita in trincea con dovizia di particolari: ogni morto, ogni ferita, ogni azione, attacco, attesa, tutto descritto in modo attento e particolareggiato.ma l’ho trovato pesante e lento da leggere. Ciò che mi ha colpita in modo particolare però, è il logoramento psicologico del protagonista che di anno in anno perde la sua determinazione e le sue motivazioni per combattere: lui, come tutti gli altri, vorrebbero che tutto finisse temendo però il rientro nella società poiché, dopo tutto ciò che hanno affrontato e vissuto, loro si sentono molto lontani dal mondo che conoscevano. Insomma, se da una parte ho trovato “interessante” questa evoluzione del personaggio, dall’altra la violenza e le azioni belliche, che sono rese molto bene, non hanno incontrato il mio gusto; ci sono argomenti che non riesco a “sopportare” sia nella lettura sia nella visione. Conosco molto bene la nostra storia, ma nei momenti di svago preferisco altro.
Nonostante questo, il libro mi è piaciuto nel suo complesso perché ho trovato la storia profonda e realistica: la passione che Stephen ci mette nel vivere ogni attimo della sua vita, pur arrivando quasi a odiare se stesso, ha reso la lettura interessante e coinvolgente.
Assegno al romanzo quattro stelline.

Lya

  

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