31 dicembre 2017

In e out: dicembre 2017

Buongiorno lettori e passanti,
ultimo post dell'anno con l'in e out del mese appena trascorso.

LETTURE DEL MESE:
Ricettario amoroso di una pasticcera in fuga di Louise Miller
La casa senza specchi di Marten Sanden
Sorellastre di Tara Hyland
Chocolat di Joanne Harris
Non ti addormentare di S.J. Watson
Il labirinto dei libri sognanti di Walter Moers
Sherlock: uno studio in rosa di Steven Moffat

IN:

Il libro che ho preferito durante l'ultimo mese di questo 2017 è stato "Non ti addormentare" di S.J. Watson perché è un thriller avvincente che ti tiene costantemente in tensione con un finale davvero sorprendente. Promosso.

OUT:
Nessun out degno di nota per il mese di dicembre.

Al prossimo anno con questa rubrica! ^^

29 dicembre 2017

RECENSIONE: L'amante alchimista di Isabella della Spina


Buon pomeriggio lettori,
eccomi qui con l'ultima recensione del 2017!!Mea culpa che non ho inserito questo romanzo tra i preferiti del 2017 :/

Titolo: L'amante alchimista
Autore: Isabella della Spina
Pagine: 408
Prezzo:18,50 euro/ebook 9,99 euro
Editore: Piemme

Trama
1527. Alla vigilia del sacco di Roma, Isabella d'Este apre le porte del suo palazzo ad aristocratici e notabili per dare loro riparo, ma consegna alle truppe pontificie una delle sue ospiti: la magista Margherida de' Tolomei, sacrificata in cambio della berretta cardinalizia per il figlio minore. Papa Clemente VII ha posto quell'unica condizione, e Isabella non ha avuto scampo, anche se Margherida è stata per lei in passato più che un'amica. Così la donna, avanti negli anni, viene condotta in ceppi a Castel Sant'Angelo e rinchiusa in una cella angusta con due giovani, sospettate di stregoneria, in attesa di conferire con il Papa in persona.
Mentre le truppe imperiali e i lanzichenecchi, seguaci di Lutero, mettono a ferro e fuoco la città, Margherida ripercorre con nuovo sguardo la sua esistenza. Figlia del dotto Cornelio, profonda conoscitrice del potere delle erbe, degli influssi astrali, grande alchimista, ha sempre cercato il segreto della Pietra Filosofale; forse è questo che il Papa, nipote di Lorenzo il Magnifico, vuole ottenere da lei?
Ricordi, dubbi, inquietudini si affollano nella sua mente: l'amicizia con Caterina Sforza e con le donne più affascinanti e potenti del suo tempo, le corti italiane raffinate e corrotte, il sangue delle congiure, la violenza della ragion di stato, il tormentato amore per il giovane conte Pico della Mirandola, il piacere dei sensi, le aspirazioni dell'intelletto, il dolore che piega il corpo. Una vita piena, la sua; una vita che ora deve difendere con tutta sé stessa senza svelarne i segreti.



Questi sono i romanzi che piacciono a me! Ogni tanto ci sto azzeccando e sto scegliendo delle letture che mi appassionano e che mi rendono felice. “L’amante alchimista”, uscito abbastanza di recente, è un romanzo storico al femminile di quelli che mi colpiscono.

Margherida de Tolomei è la figlia di un rinomato studioso e astrologo cinquecentesco la quale, nel corso della sua vita, è riuscita a toccare e a influenzare le esistenze di molti grandi personalità del tempo da Caterina Sforza a Isabella d’Este, da Lorenzo il Magnifico al conte Pico della Mirandola. Ormai anziana e rinchiusa in una cella di Castel Sant’Angelo, Margherida ripercorre i momenti salienti della sua vita di studiosa, amica, donna e amante.

Prima d’iniziare a dirvi la mia opinione su questo romanzo, non posso non soffermarmi un attimo sulla copertina che trovo davvero splendida: adoro i quadri preraffaelliti e, pur essendo di secoli molto diversi rispetto all'ambientazione del libro, trovo perfetta l’immagine assimilabile alla protagonista.
Vi anticipo già che non ho voluto assegnare 5 stelline piene al romanzo perché il finale mi ha lasciata a bocca asciutta, tanto da farmi sospettare che possa esserci un seguito in futuro. Dopo una lettura appassionante, ricca di storia, spiritualità, amicizia, amore e viaggi, non mi aspettavo un “finale” così aperto e, per questo, l’ho trovato poco soddisfacente. Ma solo il finale, eh!
Margherida è una donna fuori dall'ordinario che, in tutto il libro, si rapporta, in modo modesto ed equilibrato, con alcuni grandi individui del ‘500 italiano. Conosce da ragazzina la temibile Caterina Sforza, vive sotto lo stesso tetto di Isabella d’Este e dei suoi genitori, contribuisce a sventare la congiura dei Pazzi contro Lorenzo il Magnifico. Insomma, c’è tanta carne a cuocere ma il tutto è confezionato in modo così accattivante e fluido da farmi appassionare alle vicende di questa talentuosa donna. Ho letto parecchio su alcuni dei personaggi narrati, sia biografico che romanzato, e devo dire che questo libro mi ha convinta e ha dipinto in maniera piuttosto tridimensionale molti di loro.
La chicca del libro, oltre alla bellissima e libera storia d’amore di Margherida, è proprio la protagonista che è sempre presente ma non scavalca mai gli altri personaggi, risulta sempre ovattata e riflessiva. Lei è la narratrice di sé stessa e riesce con tocchi vividi e ben strutturati a creare un filo rosso che lega tutta la sua vita, dedicata alla ricerca della conoscenza e della spiritualità, a quella di tante altre persone. Lei è una donna fuori dai tempi ma perfettamente calata in essi perché, a parte i suoi studi dotti e di alchimia, vive un’esistenza in linea con le altre donne della sua epoca e, pur osservando alcune delle più celebri donne e mecenate della cultura del 500, Margherida fa volontariamente da sfondo. Insomma, le sue vicende personali non la fanno da padrone nel romanzo, anzi, s’intersecano perfettamente in alcuni grandi avvenimenti della storia del Rinascimento italiano. Questa sua delicatezza è uno dei punti forti del romanzo perché l’ho trovato equilibrato e ben organizzato.
Finale, non finale, a parte, “L’amante alchimista” racconta una splendida storia che mi ha davvero coinvolta e colpita positivamente.
Assegno 4 stelline e mezzo al romanzo.

Lya

Le serie tv del 2017: le mie migliori e peggiori

Ciao a tutti lettori e passanti!
come per quanto riguarda i libri, vorrei tirare le somme anche per quanto riguarda i telefilm visti nel corso del 2017 mostrandovi i migliori e i peggiori.

Guardando il mio prezioso bullet journal, ho potuto contare le serie tv che ho visto: in totale sono 21 divise tra quelle complete e quelle in corso con 499 puntate viste. Davvero niente male! XD

LE MIGLIORI SERIE TV DEL 2017



1- The 100 (s01-04)
Devo incoronarla come la serie che mi ha più coinvolta e appassionata nel corso dell'anno; ho rivisto le prime serie e poi ho divorato le altre fino alla quarta, vista in lingua originale. Bella storia, bei personaggi e tensione costante.


2- Outlander (s03)
Come per le precedenti serie prodotte, ho amato la storia e i protagonisti (la mia cotta per Jamie aumenta di stagione in stagione), mi sono piaciute le ambientazioni e anche l'adattamento dal libro. Insomma, davvero un ottimo modo per concludere il 2017!

3- Black mirror
Altra serie che mi ha davvero segnata perché è stata capace di farmi riflettere sulla teconologia e sulle conseguenze che potrebbe avere nella nostra vita in un futuro non così lontano. I brividi!
4- Strike
Vista durante novembre, l'ho trovata davvero ben fatta e molto vicina ai libri; attendo di poter vedere le ultime due puntate corrispondenti al terzo libro.


LE PEGGIORI SERIE TV DEL 2017

1- Van Helsing
Una tragggggedia XD L'ho trovata nel mio catalogo netflix ma è davvero assurda pura avendo una base di partenza niente male. Per quanto mi riguarda è la serie tv peggiore vista nel corso dell'anno.

2- Hit the floor
Questa serie sulle cheer leader di una grande squadra di basket americana non è malvagia ma ho fatto un po' di fatica a proseguire la visione e infatti ho abbandonato quasi alla fine della seconda stagione e non ho intenzione di riprenderla.

LE SERIE TV DA CUI MI ASPETTAVO DI PIù

1- The big bang Theory
Ormai ha perso tanto; le ultime due serie non sono più comiche e i personaggi si sono quasi snaturati. Continuo a vederla perché sono affezionata ai protagonisti ma forse avrebbero dovuto chiuderla tempo fa.

2- Stranger things
Tanto acclamato e osannato, io l'ho visto ma non l'ho trovato così eccezionale. Mi aspettavo decisamente qualcosa in più soprattutto per quanto riguarda la storia. Vedrò la seconda stagione ma senza l'aspettativa della prima.

3-  Breaking Bad
Eh... tanto clamore, tutti che me la consigliavano caldamente ma io sono bloccata alla seconda stagione, preda di una noia mortale(a parte l'ultima puntata della seconda). Sapevo che l'argomento droga non mi avrebbe particolarmente coinvolta ma la curiosità ha avuto il sopravvento e ho tentato di vederla ma con scaris risultati. La prima stagione mi ha vagamente incuriosito per l'evoluzione del protagonista ma la seconda è stata una noia che mi ha fatto desistere. Tutti mi dicono che dalla terza la storia prende il volo ma non credo che la vedrò. Semplicemente non fa per me.


Ecco in breve il mio pensiero su alcune serie che ho visto. Quali sono state le vostre preferite? Avete consigli? ^^

27 dicembre 2017

Le 5 migliori e peggiori letture del 2017

Buonsalve lettori e passanti,
la fine di dicembre è davvero alle porte e, in questo post, vorrei mostrarvi le letture migliori e peggiori del 2017.

LE MIGLIORI LETTURE DEL 2017

1- L'estate francese di Lesley Lokko
Primo libro della Lokko che leggo ma che mi ha molto colpita grazie alla scrittura ricca e alla storia familiare narrata tutta da un punto di vista femminile. Avrei voluto leggerlo prima e non lasciarlo a impolverarsi sul mio scaffale della libreria.

2- L'orologiaio di Filigree street di Natasha Pulley
Altro bel romanzo originale e complesso che mi ha tenuta incollata alle sue pagine; Anche la cover è davvero molto bella.

3- La sala da ballo di Anna Hope
Un libro che racconta una storia di povertà, amore e disperazione ma in modo davvero delicato e originale.

4- La misura della felicità di Gabrielle Zevin
Primo libro letto nel 2017 che mi ha conquistata con la sua dolcezza e tenerezza. 

5- La specialista del cuore di Clare Holden Rothman
Bella storia di rivalsa femminile e di amore contrastato e difficile per un uomo, per un padre e per un lavoro tutti molto impegnativi.


LE PEGGIORI LETTURE DEL 2017
In questo caso parlerò in generale: i new adult non fanno per me tanto da averne inseriti ben tre su cinque. Devo ancora trovare quello giusto per me! Gli altri due libri non mi sono piaciuti uno per la lentezza e vuotezza (quello della Sanchez), l'altro per la superficialità con cui è trattata la storia di una donna del passato. 

1- Paper prince di Erin Watt
2- Le mille luci del mattino di Clara Sanchez
3- Inevitabile di Angela Graham
4- Paper Princess di Erin Watt
5- L'ultima duchessa di Gabrielle Kimm

Ecco le mie migliori e peggiori letture dell'anno.
Quali sono le vostre?

What's next? | 27 dicembre 2017

Buongiorno lettori e passanti,
spero che abbiate passato delle bellissime giornate di vacanza, all'insegna della famiglia e del cibo.^^
Oggi sono qui per aggiornarvi, per l'ultima volta del 2017, sulle letture che mi stanno accompagnando in questi giorni.

- Cosa ho appena finito di leggere?

Ho terminato da poco "Sorellastre", una romanzo familiare da cui mi aspettavo decisamente qualcosa in più; mi è piaciuto ma non tanto quanto mi aspettavo perché ci sarebbe voluto un bel colpo di scena e invece hanno vinto i buoni sentimenti.

- Cosa sto leggendo?

Ho quasi terminato "La casa senza specchi" un libro per ragazzi accompagnato da belle illustrazioni. Me ne sto facendo un'idea ma ancora non ho capito quanto mi sia piaciuto

-Qual è il prossimo libro che leggerò?
Francamente non lo so ancora, mi farò guidare dal mood di questi ultimi giorni di dicembre. Sto meditando quale sarà il primo libro dell'anno e la scelta si sta rivelando davvero ardua!


Voi cosa state leggendo?

25 dicembre 2017

Merry Bookish Christmas



Tanti auguri di Natale, che sia un giorno speciale e che vi faccia sognare.
Vi auguro un sacco di regali sotto l'albero e un sacco d'amore nel cuore.

24 dicembre 2017

Aggiornamento Netflix(e non): ottobre-dicembre 2017

Buongiorno lettori e passanti e buona domenica!
oggi ho voluto pubblicare un post dedicato alle serie tv che mi hanno tenuto compagnia negli ultimi mesetti. Ammetto che, per impegni vari, ho parecchio diminuito la visione di serie tv ma, nonostante questo, qualcosa ci è scappato.
Su Netflix ho visto: Glow, New girl(s06), Stranger things(s01) e izombie.


Stranger things è un telefilm tanto osannato e acclamato ma, a me, non ha colpito così tanto come mi aspettavo dal clamore che ci è stato. Certo, è davvero ben fatto, i costumi e le sensazioni sono perfettamente anni '80 così come la colonna sonora, ho apprezzato la costante tensione di sottofondo ma, la storia, non mi ha ammaliato come mi pensavo. Dopo averne tanto sentito parlare mi aspettavo un telefilm avvincente e appassionante e, per alcuni versi lo è stato, ma personalmente non ho visto tutta questa perfezione: è abbastanza scorrevole, ci sono tante influenze degli anni '80 (vedi E.T. e i Goonies) e il tutto è impacchettato benissimo ma, nonostante le ottime premesse non mi ha fatta impazzire. Sicuramente vedrò la seconda stagione più in là, però non avrò aspettative elevate come in partenza. Insomma, bello ma non eccezionale.


Altro telefilm nuovo che mi ha colpita e divertita decisamente di più del precedente è Glow, una miniserie ambientata sempre negli anni '80 ma che vede come protagoniste un gruppo di donne che si cimentano nel registrare un programma di Wrestling. Ovviamente le protagoniste non sanno davvero un tubo di come funziona quel tipo di combattimento e, durante le puntate, imparano le mosse per riuscire a creare la sensazione di violenza e di spettacolo senza realmente farsi fisicamente male. L'ho trovato divertente e spassoso, i costumi sono davvero belli così come i protagonisti maschili che mi sono piaciuti particolarmente. L'ho visto in pochissimo tempo e mi è dispiaciuto finirlo. Davvero molto carino!


Izombie è un altro telefilm che ho visto per puro caso, sfogliando la mia home di netflix. Racconta la storia di una giovane donna che, durante una festa, viene trasformata in una zombie e, da medico affermato, diventa una medico legale per poter mangiare indisturbata i cervelli che le servono per sopravvivere. Mangiando i cervelli dei cadaveri che seziona ne assorbe alcune caratteristiche e vede ciò che è accaduto alla vittima aiutando a risolvere i casi. Insomma, un crime davvero fuori dagli schemi che mi è piaciuto e che non vedo l'ora di proseguire quando netflix si deciderà a mettere le puntate successive.

L'ultimo telefilm visto su netflix è la sesta stagione di New girl che sta inesorabilmente avviandosi verso la sua conclusione. Non l'ho trovato più così spassoso come all'inizio, anzi, l'ho trovato mediocre e, se non fossi affezionata ai personaggi, probabilmente lo mollerei. Lo concluderò ma senza affannarmi troppo.

Come telefilm visti al di fuori di netflix non posso non citarvi Outlander(s03) e Strike.

Con Outlander 3 le mie alte aspettative hanno avuto conferma; le 13 puntate sono finite troppo rapidamente e adesso sarò di nuovo in astinenza da Jamie per troppo tempo in attesa della quarta stagione, "accontentandomi" dei prossimi libri. Il telefilm ha cambiato nuovamente ambientazione e si divide tra Edimburgo, le navi dell'epoca e la Giamaica. Ammetto senza riserve di aver amato la prima parte e di essermi commossa nel vedere la puntata 6, che poi ho rivisto altre due volte. Il resto del telefilm è ben fatto e gli attori mi sono piaciuti molto ma, ormai lo sapete, io sono di parte.
Se non lo avete ancora visto e letto iniziate la serie della Gabaldon!!

L'ultima serie su cui oggi vorrei soffermarmi è Strike una splendida miniserie della bbc(che fa cosa davvero bellissime che devo recuperare!) che vede come protagonista Cormoran Strike, l'investigatore londinese uscito dalla penna della mia amata Rowling(che si firma con uno pseudonimo in questo caso). La serie è composta da 7 episodi e io ho visto i 5 che sono usciti e che corrispondono a "Il richiamo del cuculo" e al "Baco da seta". Davvero molto bello! Ho divorato le puntate in sole due serate e sono curiosa di vedere come adatteranno "la via del male" terzo libro che però non mi aveva convinta come gli altri. Comunque consigliato!

Voglio cocludere citando la stagiona finale di Bones, la 12esima, che, pur non essendomi piaciuta particolarmente, mi è dispiaciuto "lasciare" visto che sono davvero affezionata ai diversi protagonisti. Era giusto chiuderla perché ormai non era più così originale e i personaggi erano stati abbastanza snaturati, ma mi è dispiaciuto comunque.

Ecco, condensato in un post, cosa ho visto negli ultimi mesi!
A breve farò un post dedicato alle migliori serie tv viste durante il 2017 :)

21 dicembre 2017

RECENSIONE: La figlia di Jane Eyre di Elizabeth Newark

Buon pomeriggio  e buona lettura ^^

Titolo: La figlia di Jane Eyre
Autore: Elizabeth Newark
Pagine: 240
Prezzo: 12 euro
Editore: TEA

Trama
Jane Eyre, straordinaria protagonista del romanzo omonimo di Charlotte Brontë, era arrivata a Thornfield Hall come governante, prima di sposarne il padrone, Edward Rochester. La loro unione era cominciata nel peggior dei modi: la moglie di Edward, creduta morta e invece impazzita e prigioniera della vecchia magione da anni, aveva tentato di uccidere entrambi, per poi morire in un incendio da lei stessa provocato. Ormai Jane e Edward sono sposati da diverso tempo, ed è da qui che parte il romanzo di Elizabeth Newark, vero e proprio seguito di Jane Eyre. Janet, la figlia adolescente di Jane e Rochester, sta per fare il suo ingresso in società, ma, vista la partenza dei genitori per la Giamaica, viene temporaneamente affidata alle cure del severo colonnello Dent. Ben presto la sua vita viene sconvolta da una serie di misteriosi avvenimenti sia a Highcrest, la tenuta del colonnello, sia a Thornfield Hall. Che ruolo hanno i due personaggi maschili antagonisti, il timido e cinico Roderick Landless e l'affascinante e intraprendente Sir Hugo Calendar? E Janet può fidarsi di loro? Di sicuro saprà essere forte e coraggiosa. In fondo è figlia di sua madre...

Tra i tanti sequel, retelling, prequel e riletture di grandi opere della letteratura c’è anche questo romanzo “La figlia di Jane Eyre” che, come anticipa il titolo stesso, vede come protagonista la prole di questa grande eroina dei romanzi inglesi.

Janet, figlia di Jane Eyre e Mr. Rochester, è una ragazza semplice che ama passare il suo tempo con suo padre e che cerca di ottenere quello della madre, così fredda e distante. A seguito della partenza dei suoi genitori per le Antille, per visitare alcuni possedimenti, Janet rimane da sola e, prima in un collegio per signorine di buona famiglia e poi presso un grande amico del padre, trascorre diversi anni lontana da loro. Tra amiche e nemiche, tra pretendenti sinceri e oscuri segreti di famiglia, Janet riesce a crescere e a maturare.

Quando si tratta di questa tipologia di storie, sequel di grandi romanzi, ci vado sempre con i piedi di piombo abbassando le mie aspettative. Perché li leggo? Perché mi piace tornare in luoghi che ho amato nei libri e amo conoscere il “dopo” dei personaggi scritti seguendo la fantasia di altri autori. Devo dire che, a parte qualche cosuccia, questo libro non mi è dispiaciuto per nulla.
Janet è una giovane donna abbastanza insicura che stravede per suo padre ma ha un timore reverenziale per sua madre. Jane qui è descritta come una matriarca inflessibile e distaccata: il suo amore filiale lo dimostra attraverso regole ferree e alta moralità. Ovviamente questo sfugge alla sua giovane figlia che tenta in tutti i modi di attirare le attenzioni positive della sua genitrice, con scarsi risultati. Questa è una delle parti che, seppur breve, mi è piaciuta molto perché Jane è stata descritta in modo simile anche dalla sua creatrice e qui, in questo libro, il suo amore è concentrato quasi esclusivamente verso suo marito. Un’immagine davvero calzante. Mr Rochester qui è meno scontroso e si dimostra un ottimo padre vicino ai figli e alle loro necessità: un grande cambiamento dettato dagli ostacoli incontrati nel corso della sua vita. Janet, dopo la partenza della sua famiglia, rimane qualche anno in un collegio con altre ragazze, affrontando diverse peripezie (come sua madre anni prima) e poi si trasferisce da uno dei suoi tutori. In questo luogo incontra alcuni gentiluomini con intenzioni più o meno buone e starà a lei decidere come gestire la sua vita.
Il libro è scritto con un stile davvero vicino a quello “antico” dell’autrice di Jane Eyre perché è da una parte molto scorrevole e attuale, dall’altra ben calato nell’epoca. Ho apprezzato moltissimo anche le cupe descrizioni dei luoghi in cui Janet dimora e mi sono gustata i misteri narrati. L’unico neo è il grande attaccamento di Janet a suo padre che, durante il romanzo, mi è sembrato eccessivo. Soprassedendo questo particolare, il romanzo mi è piaciuto perché unisce il gusto narrativo dell’epoca a una storia varia e a tratti moderna. Insomma, per me è un sì e sono contenta di aver dato un’occasione al libro.
Assegno quattro stelline.

Lya

20 dicembre 2017

What's next? | 20 dicembre 2017

Buonasera lettori e passanti,
eccomi qui a mostrarvi quali sono alcune delle mie ultime letture dell'anno ^^


- Cosa ho appena finito di leggere?
Ho terminato da un paio di giorni "Chocolat" di Joanne Harris che mi è piaciuto abbastanza; l'ho trovato un romanzo carino e molto scorrevole e, pur avendo visto e rivisto il film ho apprezzato anche il libro.

- Cosa sto leggendo?
Sono arrivata a pagine 100 di questo romanzo che promette molto bene perché racconta la storia di una ragazza che diventa una "sorellastra" dopo la morte della madre e scopre di avere un padre facoltoso che abita in Inghilterra. Qualcosa di già sentito ma, per il momento, il libro mi sta convincendo e sono curiosa di scoprire come andrà a finire.

-Qual è il prossimo libro che leggerò?
La prossima lettura sarà probabilmente "La ragazza del giardino de tè" di J. MacLeod Trotter che possiedo da un po' di tempo e mi ha sempre incuriosito anche se potrei cambiare idea e attingere alla mia winter tbr che potete trovare QUI.



Quali letture state terminando in questo freddo dicembre? 

19 dicembre 2017

Caro Babbo Natale...aka cosa mi piacerebbe trovare sotto l'albero

Buonasera lettori e passanti,
oggi un post interamente dedicato al Natale visto che non ho avuto il tempo di dedicarmi e fare qualcosa di speciale per il blog.

Oggi vorrei scrivere con voi la mia letterina a Babbo Natale(che in realtà nella mia città arriva nella notte di san Nicola il 6 dicembre, ma vabbè) e mi piacerebbe dividerla in più parti, una dedicata ai libri che mi piacerebbe ricevere, un'altra a varie ed eventuali.

CARO BABBO NATALE,
continuo a scriverti anche se ho 28 anni perché spero di sfoltire la mia luuunga lista desideri; eccone alcuni giusto per darti qualche spunto:

LIBRI:
Da brava Potterhead, è il terzo anno che ti chiedo di portarmi la nuova edizione illustrata dei libri di HP che sono uno spettacolo da dover mettere in bella mostra nella mia affollata libreria (sono l'autoregalo che mi farò con i soldi messi da parte durante l'anno, un euro per ogni libro letto).

Altri libri che mi piacerebbe ricevere sono della Beat edizioni, casa editrice che mi piace taaaanto. Alcuni titoli da tenere in considerazione possono essere: "L'amante del bosco" di Susan Vreeland, "Londra. Una biografia" di Peter Ackroyd oppure "New York 1916" di Beatrice Colin. Ma se mi porti altri titoli della collana che non possiedo va bene uguale XD



Altro sfizio legato al mondo dei libri è quello della graphic nover edita Mondadori ink di Marjorie LiuSana Takeda che attualmente è al secondo volume.
VARIE ED EVENTUALI:
Caro Babbo Natale, oltre ai libri mi piacerebbe anche ricevere Il Clarisonic Mia 2 (che costa un occhio), una macchina nuova e soprattutto un lavoro ben retribiuito XD.
Insomma, ho davvero poche pretese XD
Ecco la mia mia wishlist da cui spero trarrai qualche ispirazione!

18 dicembre 2017

I titoli più interessanti del 2017 (secondo me) #2

Buongiorno lettori e buon lunedì!
la settimana scorsa ho scritto un post in cui vi ho mostrato alcuni dei titoli di punta usciti nel corso del 2017. Ovviamente è una mia selezione, basata sui miei gusti e desideri ma spero che possa interessarvi e ispirarvi per fare nuove letture o regali natalizi. QUI trovate il post precedente.
https://modernmrsdarcy.com/bookish-christmas-countdown/
Titolo: Nerofumo e cenere
Autore: Dan Vyleta
Pagine: 540
Prezzo: 22 euro
Editore: Mondadori

Trama
In un’Inghilterra dickensiana, cupa e corrotta, le persone che compiono atti o hanno pensieri malvagi sono marcate da un segno: il Fumo ne ricopre i corpi rendendo visibile a tutti il loro peccato. L’aristocrazia sembra non produrre Fumo, a riprova della propria virtù, mentre le classi più povere sono avvolte dalla nebbia e dalla cenere.
In un collegio illustre gli studenti vengono educati da insegnanti crudeli che abusano del potere del Fumo e intrecciano strani rapporti con il governo. I ragazzi crescono nel terrore e nel rimorso, e quando vengono condotti per la prima volta a Londra scoprono che la città è immersa nel fumo più cupo, impiccagioni e paura li attendono agli angoli delle strade.
Thomas, che viene da una famiglia povera, è tormentato dalla vergogna di portare in sé un peccato indelebile a causa delle proprie origini. Charlie, il suo migliore amico, decide di invitarlo a passare il Natale dalla ricchissima zia, lady Naylor, per distrarlo dai suoi cattivi pensieri. Ma Thomas ha già visto lady Naylor, non era forse lei la donna che raccoglieva il Fumo dal corpo di un’impiccata nelle strade di Londra?
Thomas, Charlie e la cugina Livia capiscono presto che il Fumo potrebbe essere solo un inganno, un passatempo per dilettare i ricchi o uno strumento di potere. E se tutto quello che viene insegnato a scuola non fosse altro che una bugia?
La facciata immacolata del collegio precipita, e i tre, se vogliono salvarsi la vita, devono scappare. Ma sono del tutto impreparati al mondo fuori. Li aspettano triangoli amorosi, fughe, soffitte piene di lussuosi intrighi e laboratori nascosti, rivoluzionari e polizia segreta, fanatici religiosi e scienziati, madri che adorano i figli e detestano le figlie. Assassini. Inaspettati alleati e traditori insospettabili. Un romanzo che è un tour de force d’immaginazione, avventura e suspense.

Titolo: La musa
Autore: Jessie Burton
Pagine: 506
Prezzo: 20 euro
Editore: La nave di Teseo

Trama
In una calda mattina di luglio, Odelle Bastien sale gli scalini di pietra della Skelton Gallery di Londra, consapevole che il suo mondo sta per cambiare per sempre. Odelle ha combattuto per trovare il suo posto nella città sin dal suo arrivo da Trinidad, cinque anni prima, lavorando inizialmente come commessa in un negozio di scarpe. Da Skelton inizia come dattilografa alle dipendenze dell'affascinante ed enigmatica Marjorie Quick. Odelle, timida e affascinante, attrae con la sua ritrosia un ragazzo che porta in visione alla galleria Skelton un quadro di proprietà della sua famiglia. Marjorie Quick, nel vedere il dipinto ha in sussulto e fugge via. Anche il proprietario della galleria rimane enormemente scosso e tenta maldestramente di dissimulare il suo disagio. La chiave per svelare il mistero di questo dipinto è nascosta nel 1936, in una grande casa nella campagna spagnola, dove si nasconde la chiave dei misteri che rischiava di travolgere la quieta galleria d'arte Skelton e la stessa Odelle.
Titolo: Arabesque 
Autore: Alessia Gazzola
Pagine: 300
Prezzo: 17,60 euro
Editore: Longanesi

Trama
Tutto è cambiato, per Alice Allevi: è un mondo nuovo quello che la attende fuori dall’Istituto di Medicina Legale in cui ha trascorso anni complicati ma, a loro modo, felici. Alice infatti non è più una specializzanda, ma è a pieno titolo una Specialista in Medicina Legale. E la luminosa (forse) e accidentata (quasi sicuramente) avventura della libera professione la attende. Ma la libertà tanto desiderata ha un sapore dolce amaro: di nuovo single dopo una lunga storia d’amore, Alice teme di perdere i suoi punti di riferimento. Tutti tranne uno: l’affascinante e intrattabile Claudio Conforti, detto CC, medico legale di comprovata professionalità e rinomata spietatezza. Quando le capita il suo primo incarico di consulenza per un magistrato, Alice si rimbocca le maniche e sfodera il meglio di sé. Al centro del caso c’è una donna di 45 anni, un tempo étoile della Scala e oggi proprietaria di una scuola di danza. In apparenza è deceduta per cause naturali. Eppure, Alice ha i suoi sospetti e per quanto vorrebbe che le cose, per una volta almeno, fossero semplici, la realtà è sempre pronta a disattenderla. Perché, grazie alla sua sensibilità e al suo intuito, Alice inizia a scoprire inquietanti segreti nel passato della donna, legati all’universo – tanto affascinante quanto spietato e competitivo – del balletto classico…

Ecco la seconda selezione ^^
A breve la terza puntata :)

17 dicembre 2017

Beauty Heroes | novembre - dicembre 2017

Buongiorno a tutti!
come vi accennai ad ottobre QUI, una volta al mese vorrei portare una piccola rubrica off topic sul beauty per variare un po' e soprattutto perché, insieme ai libri, amo anche il make up. La rubrica è del  "The world of Claire".


Everlasting liquid lipstick di Kat Von D in Lolita 2:
Questo mese ho indossato spesso e con apprezzamento questo rossetto liquido; solitamente questa tipologia di prodotto non regge benissimo sulle mie labbra ma, in questo caso, il rossetto liquido ha retto benissimo persino alla focaccia pugliese bella oliata. Non lo sento pesante sulle labbra, non scompare solo al centro e il colore è davvero stupendo. Lolita II è un bel color biscotto rosato, un nude particolare che si armonizza bene con i miei colori. Approvato e, se capiterà l'occasione, acquisterò un'altra colorazione.

Acqua di luna tonico lush:
Ahimè ho quasi terminato questo prodotto salva pelle: l'ho acquistato un annetto fa a Napoli perché in Puglia non ci sono rivenditori fisici del brand e credo che lo commissionerò a una mia amica perché è un prodotto che ho trovato ottimo. Di solito snobbo sempre i tonici dopo la detersione ma questo mi aiuta a mantenere la pelle più pulita e purificata. L'odore non è il massimo ma ci ho fatto l'abitudine soprattutto perché mi aiuta a tenere a bada la mia pelle grassa d'estate e d'inverno. Promosso!

Profumo "Osmanthus" dell'Erbolario:
Questo profumo faceva parte del magnifico kit che il mio fidanzato mi ha regalato lo scorso Natale; ho terminato il bagnoschiuma, ho quasi finito la crema corpo ma non mi ero mai "dedicata" a questo profumino. All'inizio, appena applicato, lo sento davvero forte poi, con il passare delle ore, la fragranza si ammorbidisce e diventa piacevole e duratura. Lo sto usando come profumo "diurno" da tutti i giorni e mi sta piacendo parecchio. Forse proverò qualcos'altro del marchio che mi è sembrato davvero ottimo.

Ecco i miei beauty heroes del mese di novembre/dicembre. Conoscevate questi prodotti? 
Avete qualcosa da consigliarmi?

14 dicembre 2017

RECENSIONE: L'invenzione delle ali di Sue Monk Kidd

Buongiorno lettori,
in queste settimane ho recuperato della antiche recensioni che, pian piano, voglio proporvi. ^^

Titolo:L'invenzione delle ali
Autore:Sue Monk Kidd
Pagine:393
Prezzo: 20 euro
Editore:Mondadori

Trama
Charleston, South Carolina, 1803. Quando per il suo undicesimo compleanno Sarah Grimké riceve in regalo dalla madre una schiava della sua stessa età di nome Hetty, cerca inutilmente di rifiutare quello che le regole vigenti impongono. Hetty anela alla libertà, soffoca tra le mura domestiche della ricca e privilegiata famiglia Grimké, vorrebbe fuggire lontano e Sarah promette di aiutarla. Come Hetty, anche lei è in qualche modo prigioniera di convenzioni e pregiudizi: in quanto donna non le viene permesso di realizzare il suo più grande desiderio, quello di diventare una giurista come il padre e i fratelli. Sarah sogna un mondo migliore, libero dalla schiavitù, che lei considera come un terribile abominio, e instaura con Hetty un rapporto speciale, insegnandole di nascosto a leggere e a scrivere nell'intento di aiutarla a emanciparsi. Seguiamo così il rapporto difficile ma speciale tra una ricca ragazza bianca e la sua schiava nera e le loro vicende umane nel corso di trentacinque anni, cui si aggiungono quelle della giovane sorella di Sarah, Nina, con la quale lei si batterà a favore dei diritti civili delle donne, dei più deboli e degli emarginati e contro la discriminazione razziale. In questo romanzo che celebra il potere dell'amicizia e della solidarietà al femminile, Sue Monk Kidd evoca il mondo di contrasti scioccanti del profondo Sud, ispirandosi alla storia vera di due pioniere del femminismo americano.



“L’invenzione delle ali” è il dodicesimo e ultimo romanzo della mia sfida del comodino del 2016 ma che ho in wish list dal 2015. Finalmente, dopo più di un anno e mezzo, grazie alla sfida, l’ho letto e sono qui a parlarvene.

Sarah, nel giorno del suo undicesimo compleanno, riceve come regalo una schiava nera, la piccola Hetty. Da quel giorno le strade delle due bambine, poi ragazze e poi donne, sono strettamente legate anche se molto diverse a causa del loro status sociale. Sarah, discendente da un’importante famiglia del sud dell’America, è disgustata dallo schiavismo e dal modo in qui i servitori vengono trattati in casa sua e fuori e tenta per tutta la sua vita di riparare ai torti subiti dagli schiavi. Hetty, detta anche Monella, è una ragazzina vispa e curiosa che nata schiava, tenta di cambiare la sua esistenza e quella dei suoi compagni in una città ostile e conservatrice.

Questo è un romanzo doppio, ci sono due punti di vista alternati che sono completamente diversi ma accomunati dalla situazione vissuta, direttamente e indirettamente.
Sarah e Hetty sono padrona e schiava ma la prima non vuole possedere un essere umano, la seconda vuole essere padrona di se stessa. Le loro vite camminano parallele durante l’infanzia e la prima giovinezza ma poi la situazione cambia portando Sarah a diventare una combattente per i diritti degli schiavi e Hetty una ribelle e fuggitiva. Durante tutto il romanzo si alternano i punti di vista delle due protagoniste raccontando una situazione drammatica e crudele: Sarah la osserva da lontano, Hetty la vive sulla sua pelle. Gli avvenimenti segnano entrambe le donne tanto da portarle su strade che non avrebbero mai pensato di seguire.
Devo dire che ero più che sicura che questo romanzo mi sarebbe piaciuto perché contiene tutto ciò che io apprezzo in un libro: la collocazione storica interessante, dei punti vista femminili e delle situazioni difficili da vivere. Tutte queste componenti sono presenti nella storia ma non mi hanno convinta pienamente. La narrazione e il suo svolgimento sono molto belli, i personaggi sono ben descritti e interessanti ma le voci delle due protagoniste non le ho sentite abbastanza forti. Sarah è una ragazza che dietro la timidezza nasconde risoluzione e decisione mentre Hetty, dentro i suoi dolci occhi castani, cela un animo ribelle e focoso. Queste caratteristiche emergono pian piano ma non abbastanza perché entrambe, pur dialogando con il lettore, non riescono ad essere incisive e a coinvolgerlo. Insomma, non mi hanno reso partecipe delle sventure raccontate; ho avuto la sensazione costante di essere al margine della storie e non dentro. Ovviamente questa è una mia impressione anche se devo ammettere di essermi aspettata più “passione” da questo romanzo perché tratta un argomento forte e controverso. Quindi, nonostante la storia sia davvero bella (il finale mi è piaciuto!), nonostante abbia un’interessante collocazione storica e dei personaggi ben costruiti, ho deciso di assegnare tre stelline e mezzo. C’è troppa rassegnazione in questo romanzo! 

P.S. Bellissima la cover!

Lya

13 dicembre 2017

I titoli più interessanti del 2017 (secondo me) #1

Buonasera lettori e passanti,
negli anni passati ho organizzato e consigliato vari regali libreschi e non, quest'anno, per non ripetermi, farò una cosa relativamente nuova: vi mostrerò alcuni romanzi degni di nota (secondo me) usciti nel corso del 2017 che potrebbero essere anche degli ottimi regali di Natale.
Ammetto di non aver letto nessuna delle tre proposte di oggi ma due saranno sicuramente inserite nella tbr del 2018 (il primo e il terzo) perché hanno davvero catturato il mio interesse.

https://modernmrsdarcy.com/bookish-christmas-countdown/

Titolo:Il serpente dell'Essex
Autore:Sarah Perry
Pagine: 458
Prezzo: 18 euro
Editore: Neri Pozza

Trama
Londra, fine Ottocento. Le campane di St-Martin-in-the-Fields suonano a morto per le esequie di Michael Seaborne e i rintocchi si diffondono in tutta Trafalgar Square. Cora Seaborne, la giovane vedova del defunto, invece di mostrarsi contrita tira un sospiro di sollievo: la morte di Michael, un uomo stimato e influente, ma anche freddo e crudele, l'ha resa finalmente libera, sollevandola da un ruolo, quello di moglie, che non ha mai sentito suo. Dopo il funerale, accompagnata dal figlio undicenne Francis, un bambino taciturno e stravagante, e dalla fidata bambinaia Martha, Cora cerca rifugio a Colchester, nell'Essex, dove stanno portando alla luce dei fossili lungo la costa. Da sempre appassionata naturalista, la giovane donna vuole approfittare della ritrovata libertà per dedicarsi a quelli che lei chiama «i suoi studi»: frugare tra le rocce e il fango alla ricerca delle ossa fossilizzate di animali vissuti migliaia di anni fa, sull'esempio della paleontologa Mary Anning. A Colchester Cora si imbatte in alcune bizzarre voci secondo cui un serpente mostruoso, ricoperto di scaglie ruvide e con occhi grandi come una pecora, è emerso dalle paludi salmastre del Blackwater ed è risalito fino ai boschi di betulle e ai parchi dei villaggi. Un grande essere strisciante, dicono, più simile a un drago che a un serpente, che abita la terra tanto quanto l'acqua, e in una bella giornata non disdegna di mettere le ali al sole. Il primo ad averlo avvistato, su a Point Clear, ha perso il senno ed è morto in manicomio lasciandosi dietro una dozzina di disegni realizzati con frammenti di carbone. E poi c'è stato quell'uomo annegato il primo giorno dell'anno, ritrovato nudo e con cinque graffi profondi su una coscia. Cora sospetta di trovarsi davanti a un caso di probabile interesse per il British Museum: l'animale leggendario che terrorizza la gente del posto potrebbe essere una specie nuova non ancora scoperta che va esaminata, catalogata e spiegata. Impaziente di indagare è anche il vicario locale, William Ransome, convinto, al contrario, che non si tratti altro che di un'empia superstizione e che sia suo compito ricondurre il paese alla tranquillità e alla certezza della fede in Dio. Cora e William guardano il mondo da punti di vista diametralmente opposti, scontrandosi su tutto. Ma allora perché, anziché sentirsi irritato, William si scopre preda di un'eccitazione e di un'euforia inspiegabili ogni volta che si imbatte in Cora?
Titolo: 4321
Autore: Paul Auster
Pagine:944
Prezzo: 25 euro
Editore: Einaudi

Trama
Cosa sarebbe stato della nostra vita se invece di quella scelta ne avessimo fatta un'altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell'altra scuola, se Ogni vita nasconde, e protegge, dentro di sé tutte le altre che non si sono realizzate, che sono rimaste solo potenziali. E così ogni individuo conserva al suo interno, come clandestini su una nave di notte, le ombre di tutte le altre persone che sarebbe potuto diventare. La letteratura, e il romanzo in particolare, ha da sempre esplorato la «vita virtuale »: non la vita dei computer, ma i destini alternativi a quelli che il caso o la storia hanno deciso, quasi che attraverso la lettura si riesca a fare esperienza di esistenze alternative. Paul Auster ha deciso di prendere alla lettera questo compito che la letteratura si è data: e ha scritto il suo capolavoro. 4 3 2 1 è il romanzo di tutte le vite di Archie Ferguson, quella che ha avuto e quelle che avrebbe potuto avere. Fin dalla nascita Archie imbocca quattro sentieri diversi che porteranno a vite diverse e singolarmente simili, con elementi che ritornano ogni volta in una veste diversa: tutti gli Archie, ad esempio, subiranno l'incantesimo della splendida Amy. Auster racconta le quattro vite possibili di Archie in parallelo, come fossero quattro libri in uno, costruendo un'opera monumentale, dal fascino vertiginoso e dal passo dickensiano, per il brulicare di vita e di personaggi. Ma c'è molto altro in 4 3 2 1: c'è la scoperta del sesso e della poesia, ci sono le proteste per i diritti civili e l'assassinio di Kennedy, c'è lo sport e il Sessantotto, c'è Parigi e c'è New York, c'è tutta l'opera di Auster, come un grande bilancio della maturità, e ci sono tutti i maestri che l'hanno ispirato, c'è il fato e la fatalità, c'è la morte e il desiderio.

Titolo: Ragazze elettriche
Autore:Naomi Alderman
Pagine: 446
Prezzo: 20 eurp
Editore: Nottetempo

Trama
Naomi Alderman immagina un mondo dominato dalle donne, in cui gli uomini sono ridotti in semi-schiavitù. Le ragazze adolescenti hanno infatti sviluppato una sorta di energia elettrica capace di fulminare chiunque cerchi di molestarle. Quattro personaggi ci guidano tra i diversi scenari sociali, politici, mediatici e confessionali che il rivoluzionario ribaltamento delle gerarchie e dei rapporti di genere ha innescato, raccontandoci come la diffusione della scintilla del potere femminile sia rapidamente degenerata nella depravazione. Le donne ora distruggono, violentano, seviziano e uccidono proprio come prima di loro avevano fatto gli uomini. Questa è l’atroce verità. L’universo distopico di Alderman, infatti, cresce e si sviluppa attorno ad una questione attualissima e disturbante: perché le persone, al di là del sesso e della razza, abusano del potere?

Cosa ne pensate? Conoscete questi libri o autori?
(Paul Auster lo recupererò prima o poi XD)
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