07 settembre 2017

Diario di viaggio #5: palazzo di Rundale e la collina delle croci

Buongiorno lettori e stranieri!
eccomi con la quinta e penultima puntata dedicata al mio bellissimo viaggio tra le capitali Baltiche.
Oggi tocca a due luoghi che ho visitato nella giornata di pullman che mi ha portata da Rifa a Vilnius, quindi dalla Lettonia alla Lituania.

Durante la mattinata, dopo un paio d'ora di viaggio da Riga, ci siamo fermati presso Pilsrundāle dove abbiamo visitato il palazzo di Rundale, una residenza barocca dei duchi di Curlandia.
La struttura, immersa in un boschetto, è stata usata come luogo di villeggiatura di diverse famiglie salite al potere dalla fine del 1700. Il palazzo mi ha ricordato l'interno della Reggia di Casera tra stanze a tema, stucchi restaurati e grandi quadri che rappresentano gli abitanti più celebri che abbiano messo piede lì. Molti oggetti e dipinti sono stati spostati da varie residenze e musei collocati altrove.
Insomma, è un bel diversivo per non affrontare un viaggio di più di 5 ore in modo continuativo, ma nulla di particolarmente esaltante.
I giardini alla francese sono molto carini e ben tenuti, fortunatamente la giornata ha retto abbastanza per permetterci di visitarli con calma. Da grande amante delle fontane sono rimasta un po' delusa dalla presenza di un solo getto semplice semplice di fronte al cortile ma poi ho potuto ammirare un bellissimo roseto e tante piccole zone separate dove si poteva vedere un pagoda, un labirinto(senza siepi) e angolini verdi davvero deliziosi.


Dopo esserci beccati un bel temporale estivo, ci siamo rimessi in marcia con direzione Vilnius, fermandoci un'oretta alla collina delle croci. Questo luogo, dall'aspetto abbastanza lugubre, rappresenta la forza di volontà dei lituani di mantenere vive le proprie tradizioni a dispetto della volontà dei russi. Quindi, nata come luogo in cui deporre delle croci all'inizio del 900, adesso è meta di pellegrinaggio e turismo e si può camminare in mezzo a quasi 400 mila croci di ogni dimensione ed è anche possibile aggiungere la propria croce alle altre.
Sinceramente, non essendo una credente, mi ha più colpita l'aspetto estetico della collina, oltre che la sua storia originaria: gli abitanti hanno combattuto per mantenere un'identità cattolica contro lo strapotere dei russi che hanno tentato, in passato, più volte di sradicare queste croci per poi vederle comunque ricomparire.



Oggi concludo qui il mio diario di viaggio, sperando di avervi fatto conoscere dei luoghi particolari e sconosciuti.

Lya

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