21 aprile 2012

RECENSIONE: MI chiamo Chuck di Aaron Karo

Buon sabato mattina lettori!
eccomi qui a parlarvi di un libro davvero molto molto carino, dedicato ad un pubblico young, che ho letto recentemente. Buona lettura!!
Titolo: Mi chiamo Chuck
Autore: Aaron Karo
Pagine: 288
Prezzo: 12,00€
 Editore: GiuntiY
Data di uscita: 4 aprile 2012
Trama
 Chuck Taylor ha diciassette anni e mille paranoie. Si lava le mani continuamente, controlla ossessivamente le manopole dei fornelli e il terrore dei germi condiziona le sue relazioni sociali, di fatto quasi inesistenti se si esclude Steve, goffo amico del cuore bersaglio delle angherie dei bulli della scuola. Chuck ha anche una sorella, Beth, che lo ignora al punto da negargli persino l’amicizia su Facebook. La sua giornata è costellata dalla ripetizione di gesti, regole maniacali che lui stesso si è imposto per non perdere del tutto il controllo di sé. 
E poi ci sono le Converse All Star: ne possiede decine di paia di ogni colore che ha abbinato ai vari stati d’animo. 
Converse rosse = arrabbiato, gialle = nervoso e così di seguito. I genitori, però, sono sempre più preoccupati e, nonostante le rimostranze di Chuck, decidono di spedirlo dalla strizzacervelli. Ma è l’arrivo di una nuova compagna di classe a cambiare radicalmente la vita di Chuck e ad aggiungere un nuovo colore alla sua collezione di Converse.
Impossibile non ridere con questo esilarante racconto in prima persona di Chuck, uno dei più divertenti e struggenti personaggi della narrativa contemporanea.

 Mia recensione
Scrivo a caldo questa recensione, infatti ho appena chiuso il libro, e devo dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa!Mi chiamo Chuck è certamente un tipico libro da teenager, ma il protagonista, così strambo e teneramente sfigato, rende la lettura simpatica e divertente.

Come dice il lunghissimo sottotitolo, Charles o Chuck, è un ragazzo di 17 anni affetto da un disturbo ossessivo compulsivo e cioè lui sente il bisogno di ripetere determinati gesti, per lo più inutili, un certo numero di volte. Esempio plateale di questo disturbo(che mi ha indotto a chiedermi "che razza di libro sto leggendo"? )  è proprio all'inizio del libro: lui conta le pippe che si fa in un anno. Si avete capito bene....
A parte questo, Chuck gira per 14 volte il lucchetto dell'armadietto per essere sicuro che sia realmente chiuso, controlla diverse volte che le piastre elettriche in cucina siano spente, ha un'invidiabile collezione di Converse monocolore che cambia secondo il suo umore, insomma compie una serie di gesti prevedibili e ciclici che lo fanno stare calmo. E vive bene così.
Il libro racconta l'ultimo anno di scuola superiore di Chuck che, dopo aver sottovalutato a lungo il suo disturbo, decide infine di curarsi e diventare "normale". E perchè questa improvvisa illuminazione? Ovviamente centra una ragazza!!

Come ho detto, il libro mi è piaciuto, e credo che un film ci starebbe proprio bene, perchè a parte le solite americanate come il bullo e la reginetta della scuola, il protagonista renderebbe tutto davvero divertente!
Chuck, a parte l'inizio disastroso, in cui io da ragazza ci sono rimasta un pò basita leggendo nero su bianco il numero di volte in cui si dedica al passatempo preferito, è un tipico adolescente americano che frequenta l'high school e si sente invisibile per tutto e per tutti. Oltre che sfigato ovviamente! Lui è oltremodo complessato(finalmente leggo di un ragazzo con i complessi e non del solito bonazzo sempre figo e perfetto!!) e vive accompagnato pacificamente dal suo problema, senza pensare realmente a cosa accadrebbe se non riuscisse a fare le azioni a cui è abituato. Tutto questo finisce con l'arrivo di Amy, e tra un disastro con i suoi genitori e una partita a wii box con il suo migliore amico Steve, decide che è arrivata l'ora di liberarsi delle sue ossessioni e tentare di essere normale. Inizia quindi a recarsi da una psicologa, personaggio davvero particolare, che gli suggerisce una serie di metodi per eliminare le sue fissazioni in modo lento e alquanto snervante, però lui ci prova.
Chuck è quindi  un personaggio tragicomico perchè da una parte vuole essere sfigato e vuole tenersi le sue manie che lo tengono tranquillo, dall'altra si rende conto che non può andare avanti così e tenta, tra una figuraccia e l'altra, di superare le sue ansie e le sue paure aiutato enormemente dalla presenza di questa ragazza, davanti alla quale riesce a collezionare una serie infinita di brutte figure. Sul serio ragazzi, leggevo e in alcuni casi volevo seppellirmi al posto suo!

Vista la simpatia e la tenerezza che mi fa il protagonista, ho deciso di assegnare 4 stelline, contentissima anche della conclusione! Se vi capita sotto mano in libreria leggetelo!!
 

2 commenti:

  1. mmm sembra davvero interessante! Ultimamente la giunty sta pubblicando dei libri fantastici!

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