05 aprile 2018

RECENSIONE: Brutti di Scott Westerfeld

Buon pomeriggio e buona lettura!

Titolo: Brutti
Autore: scott westerfeld
Pagine: 354
Prezzo: 19,50 euro
Serie: Beauty trilogy #1
Editore: Mondadori
(disponibile in un unico volume tutta la trilogia)


Trama

Tally è una ragazza normale. Ma essere normali, nel suo mondo, equivale a essere brutti. Brutti solo fino a sedici anni, fino a quando non si è sottoposti per legge a un'operazione di chirurgia estetica che rende bellissimi e uguali a tutti gli altri "perfetti". Ecco perché Tally non vede l'ora di compiere sedici anni. Ma poco prima del giorno fatidico incontra Shay, che le fa scoprire il brivido dell'imprevisto e il fascino dell'imperfezione e la mette al corrente di un'inquietante versione dei fatti. Tally adesso non vede l'ora di conoscere la verità. E sarà più difficile e pericoloso di un'operazione...
Ho la trilogia “Beauty” di Scott Westerfeld nella mia tbr da tipo quattro o cinque anni e, un po’ perché avevo millemila serie in corso, un po’ perché il desiderio di leggere questo mattonazzo era passato, l’ho lasciato lì a fare polvere. Mi sono finalmente decisa a iniziarlo e a concluderlo nel corso del 2017.

Ho deciso di spezzare la trilogia leggendo i singoli libri separatamente perché dubito che avrei retto. Prima d’iniziare voglio ricordarvi che il terzo e ultimo libro della serie “Speciali” non è mai arrivato singolarmente in Italia ma la Mondadori ha pensato bene di pubblicarlo includendolo direttamente nel mattonazzo, giusto per far spendere più soldi ai lettori.

Bando alle ciancie, vi dico che questo libro è adatto a un pubblico davvero giovane e ingenuo, poco abituato a leggere distopici e romanzi fantasy in generale. Perché dico questo? Perché ho trovato il primo libro davvero infantile e poco approfondito.
La storia di base non è niente male perché è incentrata su questo mondo diviso in tre settori: i brutti, i belli stupidi e i belli intelligenti. I brutti sono i ragazzi fino ai 16 anni che vivono a Bruttopoli e attendono di essere sottoposti all'intervento estetico che li trasformerà in belli: tutta una gioventù vissuta nell'attesa di una operazione chirurgica totale, necessaria per i loro standard, che li trasformerà in persone esteticamente armoniose e perfette. Poi ci sono i belli “stupidi” che sono i giovani operati che passano la loro vita facendo festa e divertendosi mentre, l’ultimo gruppo, è quello dei belli “intelligenti” che governano le varie città. Già qui, se non si è dei pecoroni, si dovrebbe intuire che qualcosa non va come dovrebbe ma Tally, la protagonista, evidentemente non fa parte del gruppo dei “critici”, anzi lei vuole a tutti i costi diventare bella e fare una vita all'insegna della nullafacenza. Dopo aver conosciuto una nuova ragazza, Tally si trova immischiata in una situazione più grande di lei che però la costringe a riflettere: viene a conoscenza dell'esistenza di persone che non vogliono diventare perfette e che sono fuggite dalla città e dal controllo dei governanti. Questa cellula di “rivoltosi” deve essere fermata e Tally diventa una pedina per poterci riuscire. Ma come? Una ragazzina di città superficiale può riuscire dove l’intelligenza, l’esperienza e la tecnologia hanno fallito? Mi sembra così improbabile che Tally ci riesce anche abbastanza facilmente (XD).
Che dire? La base di partenza è davvero interessante e inquietante ma viene brutalmente messa da parte dalla stupidità e dal carattere infantile della protagonista che ha la profondità interiore di una pozzanghera. Lei vuole diventare bella e divertirsi, punto. Non le interessa nient’altro. Un minimo di senso critico le viene fuori successivamente ma non è un cambiamento importante perché comunque rimane fissata con la bellezza esteriore. Ovviamente parte l’immancabile triangolo amoroso, l’errore in buonafede e un finale è a dir poco confuso che mi ha lasciata piuttosto insoddisfatta.
Cosa mi è piaciuto? La tematica che c’è alla base dell’idea dell’autore della bellezza a tutti i costi tanto da creare persone quasi lobotomizzate e da voler vivere una vita vuota e senza reali stimoli. Cosa manca? Una vera caratterizzazione dei personaggi che risultano tutti estremamente ingenui (a voler essere buoni) e poco approfonditi nonostante vivano delle situazioni abbastanza intense e interessanti. Ci sta che all’inizio Tally abbia una visione unica della vita incentrata sulla bellezza fisica, ma dopo doveva scattare qualcosa in lei da cambiare il suo punto di vista.
Caro autore, capisco che il tuo romanzo sia dedicato a un pubblico giovane ma occorreva approfondire su parecchie cose!
Assegno al libro due stelline sperando che il secondo possa risollevare le sorti della storia.


Lya

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